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Ministro e Assessore in visita ai gioielli dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti

L’Unione italiana ciechi e  ipovedenti presenta i suoi gioielli alle istituzioni. Mercoledì 12 maggio e giovedì 13 maggio il ministro per le Disabilità Erika Stefani, e l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità  Alessandra Locatelli hanno visitato il “Servizio di Intervento Precoce” che l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione Onlus della Lombardia, in collaborazione con l’Associazione Nati Per Vivere, svolge presso la locale Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) di Brescia, e la sede dell’Uici a Milano nella suggestiva cornice del Palazzo di via Vivaio 7.

Sono rimasta profondamente colpita dalle attività svolte dall’associazione – commenta il Ministro Stefani -. L’Unione italiana ciechi e ipovedenti è stata la prima associazione che ho incontrato dopo il giuramento. Fin da subito si sono contraddistinti per competenza e attenzione, finalizzata all’inclusione. Mi sono sentita accolta come in una famiglia. L’inclusione, fin dalla tenera età, è fondamentale anche in prospettiva di un futuro inserimento lavorativo. Uno dei miei più valenti collaboratori è una persona ipovedente. Il progetto di Servizio di Intervento Precoce è un progetto a cui ispirarsi anche a livello nazionale dove si intersecano istruzione, sanità e lavoro”.

Grande disponibilità anche dall’assessore regionale Alessandra Locatelli. “Sono felice di aver fatto questa visita con il Ministro – commenta l’assessore Locatelli -. Stato e Regione sono vicini all’Uici. C’è la disponibilità anche a collaborare con i progetti dei soggiorni estivi, fondamentali per la socializzazione dei giovani utenti”.

 

IL SERVIZIO DI INTERVENTO PRECOCE

“Intervento Precoce” è un servizio attivo da una quindicina anni a Brescia e da una decina d’anni a Milano.

Si rivolge specificatamente ai bambini con disabilità visiva e disabilità complessa in età pre-scolare; si tratta di un percorso terapeutico e riabilitativo che, ogni anno, coinvolge tra ottobre e giugno circa 80 famiglie del territorio.

Un bambino con deficit visivo, spesso, presenta un globale ritardo nello sviluppo psicomotorio: ciò è imputabile, solo in parte, alla specificità della minorazione visiva, poiché le criticità maggiori sono determinate dalla mancanza di interventi educativi e riabilitativi mirati e di un adeguato supporto alla famiglia. “Intervento Precoce” è nato per colmare questa mancanza, proponendo percorsi riabilitativi individuali che tengano conto del grado di sviluppo, delle caratteristiche personali e delle peculiarità ambientali in cui il bambino vive.

 

L’OBIETTIVO DEL SERVIZIO DI INTERVENTO PRECOCE

Il servizio si pone l’obiettivo  di monitorare e catalizzare lo sviluppo relazionale, ludico, cognitivo, motorio ed eventualmente visivo dei piccoli, affiancando le famiglie in questa delicata fase della crescita.

Un servizio duplice: abilitativo-riabilitativo per i bambini e di supporto, conforto e formazione per le loro famiglie.

Oggi, sul nostro territorio, grazie ai progressi in campo medico-sanitario, sempre meno sono i neonati che presentano malattie della vista. Il problema però esiste, e in molti casi la disabilità visiva è accompagnata da ulteriori disabilità, come accade nel circa 90% dei bambini seguiti dal servizio di Intervento Precoce.

La pluridisabilità, ovviamente, complica ulteriormente il compito dei genitori. A causa della bassa incidenza del problema, le famiglie faticano a fare rete e manca sul territorio un supporto che non sia soltanto medico-sanitario, ma anche educativo e psicologico. Mancano occasioni formative e socializzanti che permettano al genitore di maturare una più strutturata consapevolezza del proprio compito e una preparazione specifica sui temi inerenti la disabilità visiva e la riabilitazione.

 

IL PROBLEMA DEI GENITORI CON FIGLI DISABILI

Mamma e papà provano sentimenti di colpa, rifiuto, negazione del problema, depressione, ansia. Oltre a questo, l’assenza di supporto e confronto ha ovviamente ricadute negative nella sfera psicologica e motivazionale della persona, e non può che incidere sulle scelte che il genitore abbraccerà nella crescita e dell’educazione del piccolo, proprio in quei primi anni di vita così importanti, nei quali è fondamentale intervenire nel modo più tempestivo e mirato possibile.

C’è poi la scarsa conoscenza del problema, il  sentirsi isolati. Il progetto di “Intervento Precoce” è nato per fornire punti di riferimento chiari sui quali contare: scoprire, avere risposte, sentirsi accolti e compresi, rassicurati, aprire nuove prospettive e maturare fiducia nel futuro. Sia che il futuro lo si viva nelle vesti di bimbo, sia che lo si affronti nelle vesti di genitore.

“Intervento precoce” non è un servizio di tipo medico-sanitario, né si vuole sostituire a quelli già presenti sul territorio; infatti, “Intervento Precoce” si occupa della riabilitazione funzionale dei piccoli con disabilità visiva coinvolgendo un’equipe formata da neuro-psicomostricisti dell’età evolutiva, psicomotricisti, logopedisti per i problemi di linguaggio e di disfagia, fisioterapisti, osteopati, musicoterapisti, operatori delle stimolazioni basali e visive, istruttori di orientamento, mobilità e autonomia personale per le persone ipo e non vedenti.

 

MIGLIORARE L’APPRENDIMENTO DEL BAMBINO

Il lavoro dell’equipe è finalizzato a creare le migliori condizioni per far acquisire al bambino: uno sviluppo psico-emotivo equilibrato, abitudini che potenzino l’uso dei sensi, abilità per l’autonomia personale, modalità autonome ed educative di gioco, i requisiti fondamentali per l’organizzazione spaziale sia motoria che concettuale, capacità relazionali e di apertura fiduciosa verso il mondo esterno.

Per il raggiungimento e consolidamento degli obiettivi diviene fondamentale il coinvolgimento diretto e personale dei genitori, di quelle educative e professionali che partecipano al progetto educativo, direttamente o indirettamente. Ad essi il compito di supportare, favorire e consolidare abitudini, comportamenti e atteggiamenti di autonomia ed indipendenza nel rispetto reciproco dei ruoli e delle competenze. Presenziando alle attività, i genitori hanno modo di scoprire essi stessi, facendole proprie, le varie strategie, le modalità d’approccio, nonché i suggerimenti pratici e concreti che man mano vengono messi in campo.

Il setting nel quale si svolge l’attività è quello ludico: il gioco è la miglior proposta che si possa fare ad un bambino, perché gli appartiene. È uno strumento abilitativo di fondamentale importanza in quanto nel gioco vengono messe in campo, in un solo contesto, le conoscenze, le capacità e le abilità motorie, l’aspetto percettivo, quello costruttivo e creativo, quello sociale, le condotte esplorative ed imitative essenziali.

 

 

La Fondazione Villa Mirabello Onlus ha emesso un bando per la concessione di:

 

•             N. 2 borse di studio del valore di € 2.000,00 cadauna per laurea magistrale;

•             N. 4 borse di studio del valore di € 1.000,00 cadauna per laurea triennale e/o diplomati c/o conservatori;

•             N. 8 borse di studio del valore di € 500,00 cadauno per diplomi di scuola media superiore;

 

 

Borse di Studio in memoria di Mons. Edoardo Gilardi – Edizione 2020

Bando di concorso

Art. 1) – Finalità
La Fondazione Villa Mirabello ONLUS con sede a Milano, in via Villa Mirabello n. 6, 20125 Milano – tel. 02/6080295 – fax 02/45390632 – e-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.,
Intende onorare la memoria di Monsignor Edoardo Gilardi, geniale direttore della “Casa di Lavoro e Patronato per i Ciechi di Guerra di Lombardia” dal 1920 al 1962, fondatore della “Casa del Cieco” di Civate (Como), presidente della Fondazione “Pro Juventute” dal 1956 al 1962 (carica cui fu chiamato personalmente da Don Carlo Gnocchi), Cappellano del XII reggimento Bersaglieri nella Grande Guerra, pluridecorato al Valor Militare, Cavaliere della Corona d’Italia, Cappellano d’Onore del “Sovrano Militare Ordine di Malta”, Cavaliere dell'”Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro”, Croce d’Oro di Benemerenza “Pro Ecclesia et Pontifice”; Cameriere segreto di Sua Santità, Grande Ufficiale al Merito della Repubblica,
Assegnando:
N. 2 borse di studio del valore di € 2.000,00// cadauna, al netto della ritenuta d’acconto prevista per legge, a giovani non vedenti o ipovedenti in possesso di laurea magistrale;
N. 4 borse di studio del valore di € 1.000,00// cadauna, al netto della ritenuta d’acconto prevista per legge, a giovani non vedenti o ipovedenti in possesso di laurea breve o di diploma accademico di musica;
N. 8 borse di studio del valore di € 500,00, al netto della ritenuta d’acconto prevista per legge, a giovani non vedenti o ipovedenti in possesso di diploma di scuola media superiore.

Art. 2) – Requisiti.
Possono partecipare al concorso i giovani non vedenti o ipovedenti residenti in Lombardia, che alla data del 31/12/2019 non abbiano superato l’età di anni 30, che non abbiano beneficiato di altre borse di studio sovrapponibili per forma e contenuto a quelle previste dal presente bando e che negli ultimi 2 anni accademici abbiano conseguito un diploma di scuola media superiore; di Laurea Breve; di Laurea Magistrale; un diploma di accademia musicale.

Art. 3) – Presentazione delle domande.
Le domande di partecipazione devono essere redatte in carta semplice, firmate e fatte pervenire, mediante raccomandata postale, agenzia di recapito autorizzata, posta elettronica certificata o brevimano, entro il giorno 31/10/2020 al seguente indirizzo: Fondazione Villa Mirabello Onlus – via Villa Mirabello n. 6 – 20125 Milano. This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Nella domanda di partecipazione i concorrenti devono dichiarare, sotto la propria personale responsabilità (D.P.R. 28.12.2000, n. 445, art. 46):
• Cognome e nome;
• Luogo e data di nascita;
• Residenza;
• Nome dell’Istituto scolastico, dell’Ateneo, del Conservatorio, con la specifica facoltà presso cui il titolo di studio è stato conseguito, con l’indicazione del voto di diploma o di laurea corredati da certificazione, in carta semplice, originale o in copia autenticata del Certificato di Diploma o di Laurea;
• Certificazione, in carta semplice, originale o in copia autenticata dell’Invalidità riconosciuta.
I concorrenti devono, altresì, indicare un recapito telefonico e informatico al quale desiderano siano inviate le comunicazioni relative al presente concorso.
La firma in calce alla domanda, da apporre in forma autografa, non è soggetta ad autenticazione, ma alla domanda dovranno essere allegati:
• fotocopia della Carta d’Identità
• fotocopia del codice fiscale del concorrente.
Le domande pervenute oltre il termine o incomplete si intendono escluse dal concorso.

Art. 4) – Commissione esaminatrice e criteri di valutazione
La commissione esaminatrice è formata dal Presidente della Fondazione Villa Mirabello, o da un suo delegato e da 2 componenti nominati dal Consiglio di Amministrazione (C.d.A.), scelti fra gli esperti di settore.
La commissione:
A) definisce i criteri di valutazione dei titoli,
B) attribuisce un punteggio al voto di laurea,
C) predispone le graduatorie di merito,
D) presenta al C.d.A. della Fondazione le graduatorie e il relativo verbale.

Art. 5) – Proclamazione dei vincitori
Il C.d.A. approva le graduatorie predisposte dalla Commissione e decreta l’assegnazione delle borse di studio ai primi 2 classificati della graduatoria attinente le lauree magistrali, ai primi 4 classificati della graduatoria attinente le lauree brevi e i diplomi di Conservatorio, ai primi 8 classificati nella graduatoria attinente i diplomi di scuola media superiore.
Gli esiti del concorso saranno comunicati ai candidati a mezzo posta e resi pubblici, mediante comunicati stampa ai media, alla stampa associativa e ai siti web dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, entro il 15/11/2020 e l’assegnazione delle borse di studio avverrà presso la sede della Fondazione Villa Mirabello, entro il 31/12/2020.
I vincitori, che non producano la certificazione richiesta o le cui dichiarazioni risultino, in tutto o in parte, non veritiere, decadono dal beneficio. In tal caso, il C.d.A. della Fondazione, procede alla proclamazione di altri vincitori, secondo l’ordine della graduatoria di merito.

Art. 6) – Responsabilità.
La partecipazione al concorso implica l’accettazione senza riserve, da parte dei concorrenti, del presente bando. Il giudizio finale sui casi controversi e l’adozione di norme non espressamente previste dal bando, sono di pertinenza insindacabile della commissione esaminatrice nominata dal C.d.A. della Fondazione Villa Mirabello.

Art. 7) – Trattamento dei dati personali
Tutte le informazioni raccolte nell’ambito del presente concorso saranno tutelate ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

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